Istituito su iniziativa dell’Associazione Iscandula, a partire da quest’anno, grazie all’apporto e al contributo di numerosi musicisti e studiosi di antropologia ed etnomusicologia, il Centro Studi Bentzon è impegnato sul fronte della divulgazione e della conoscenza della musica sarda, attraverso la ricerca e il confronto con le altre culture. È in questo contesto che nasce questo ciclo di conferenze, che si concentra sulla comparazione del contesto antropologico e culturale isolano con quello di altre zone del Mediterraneo e del mondo, dedicando una particolare attenzione alla figura di Andreas Fridolin Weis Bentzon e alla sua ricerca.
Le conferenze saranno supportate da esemplificazioni musicali a cura degli stessi relatori e di esperti musicisti sardi.Si parte dunque mercoledì 7 dicembre alle 18, con “Oi aulòi. Is launeddas della Grecia arcaica e classica”, a cura dello studioso Marcello Furio Pili, che metterà a confronto lo strumento a canne di Saffo ed Euripide con le launeddas sarde. Le esemplificazioni musicali saranno affidate alle launeddas di Orlando Mascia e alla fisarmonica di Bruno Camedda.
Si prosegue il giorno dopo – giovedì 8 – alla stessa ora, con l’intervento degli antropologi Umberto Cao e Peter Crawford sul tema “Gli Inuit, gli Indiani d’America, le genti di Sardegna. Il viaggio di un antropologo sardo tra realtà, dolori e aspirazioni di popoli ‘vicini'”, le esemplificazioni musicali saranno curate da Giancarlo Seu (launeddas e fisarmonica) e Alessandro Podda (fisarmonica).
La terza serata, venerdì 9 (sempre alle 18.00) sarà dedicata alla penisola iberica e ai suoi strumenti tradizionali ad ancia e non, con gli studiosi spagnoli Juanma Sanchez e Luis Payno (quest’ultimo è anche costruttore di strumenti musicali), che proporranno anche dimostrazioni visive e sonore di alcuni strumenti, confrontate con quelle eseguite da Giuseppe Orrù (launeddas, sulittus) e Ivan Pili (organetto).
L’appuntamento di sabato 10 dicembre sarà interamente dedicato ad Andreas Fridolin Weis Bentzon e alla sua ricerca,
L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di:
Assessorato alla Cultura della R. A. S. (L. Regionale 14)
Assessorato alla Cultura dell’Amministrazione Provinciale di Cagliari,
Assessorato alla Cultura del comune di Cagliari